NON SARA' un'operazione indolore per il sindaco Federico
Berruti la prossima "promozione" dei consiglieri della
Margherita, Livio Giraudo e Giuseppe Casalinuovo, a
incarichi di supporto alla giunta.
La minoranza ha già gridato allo scandalo: «Il sindaco
distribuisce poltrone per ricompattare la maggioranza sul
voto a Fuksas». Ma la novità di ieri è che pure nel
centrosinistra cominciano a uscire allo scoperto gli
scontenti. Il primo della lista è l'assessore
all'urbanistica Rosario Tuvé che sarà affiancato dal collega
di partito, Giraudo, nella stesura del nuovo piano
regolatore. Una prospettiva che all'assessore non piace per
niente.
Tanto che Tuvé ieri ha ritenuto opportuno fare alcune
puntualizzazioni rivolte ovviamente al sindaco. «Sono
d'accordo con l'idea di valorizzare i nostri consiglieri, di
coinvolgerli maggiormente nelle scelte di governo, ma nel
caso specifico non riesco a considerare Giraudo un rinforzo
per il mio settore. Abbiamo fior di professionisti in grado
di lavorare al meglio alla stesura del piano regolatore e
sarebbe un errore mortificarne il ruolo. A livello
personale, poi, non vorrei ritrovarmi di fatto esautorato
dall'incarico di assessore».
Tuvé, insomma, fiuta i pericoli dell'operazione e li mette
in piazza senza remore. «Berruti conosce le mie perplessità
a riguardo - continua - e sono certo che saprà agire per il
meglio. Intanto, credo che le "promozioni" di cui si parla
sui giornali non siano affatto imminenti. Le vedo come un
progetto ancora a livello embrionale di cui, ad esempio, non
abbiamo ancora discusso né a livello di giunta, né a livello
di segreterie di partito. Due passaggi che ritengo
fondamentali. E poi c'è da chiarire un altro aspetto
dell'operazione: stiamo parlando di incarichi retribuiti o
no?». La domanda di Tuvé resta lì sospesa. E' chiaro che nel
primo caso sarebbe più difficile spiegarne l'utilità al
consiglio comunale e alla cittadinanza. L'assessore conclude
con quella che, a suo avviso, dovrebbe essere la scelta che
mette tutti d'accordo: «Nominare una commissione che si
occupi della stesura del piano regolatore, di cui facciano
parte tecnici e consiglieri di tutte le forze politiche
rappresentate a Palazzo Sisto». Tra questi, naturalmente,
Giraudo.
«Io comprato dal sindaco per votare la Margonara? E' la
balla più grossa che si possa dire. Io nel 2003 la Margonara
l'avevo già appoggiata e c'è scritto nel faldone sulla
pratica che tutti i consiglieri comunali hanno in mano -
replica Giuseppe Casalinuovo, capogruppo della Margherita -
L'attacco nei miei confronti è stato strumentale e
vergognoso, solo un signore come me ha potuto non replicare.
Sono contento che il sindaco abbia capito chi è Giuseppe
Casalinuovo e usato quelle parole per definire il mio
valore. A tutti fa comodo accusarmi e nessuno ricorda che da
due legislature sono tra i più votati della città e che nel
'99 per non vendermi di fronte a una pratica delicata ho
ricevuto persino minacce di morte. Per fortuna il sindaco ha
capito chi è Giuseppe Casalinuovo».
06/03/2007
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