Tuvé al sindaco:«Non voglioessere esautorato» IL SECOLOXIX
altolà dell'assessore
Tensioni a Palazzo Sisto per il progetto di Berrutidi "promuovere" due consiglieri della Margherita
NON SARA' un'operazione indolore per il sindaco Federico Berruti la prossima "promozione" dei consiglieri della Margherita, Livio Giraudo e Giuseppe Casalinuovo, a incarichi di supporto alla giunta.
La minoranza ha già gridato allo scandalo: «Il sindaco distribuisce poltrone per ricompattare la maggioranza sul voto a Fuksas». Ma la novità di ieri è che pure nel centrosinistra cominciano a uscire allo scoperto gli scontenti. Il primo della lista è l'assessore all'urbanistica Rosario Tuvé che sarà affiancato dal collega di partito, Giraudo, nella stesura del nuovo piano regolatore. Una prospettiva che all'assessore non piace per niente.
Tanto che Tuvé ieri ha ritenuto opportuno fare alcune puntualizzazioni rivolte ovviamente al sindaco. «Sono d'accordo con l'idea di valorizzare i nostri consiglieri, di coinvolgerli maggiormente nelle scelte di governo, ma nel caso specifico non riesco a considerare Giraudo un rinforzo per il mio settore. Abbiamo fior di professionisti in grado di lavorare al meglio alla stesura del piano regolatore e sarebbe un errore mortificarne il ruolo. A livello personale, poi, non vorrei ritrovarmi di fatto esautorato dall'incarico di assessore».
Tuvé, insomma, fiuta i pericoli dell'operazione e li mette in piazza senza remore. «Berruti conosce le mie perplessità a riguardo - continua - e sono certo che saprà agire per il meglio. Intanto, credo che le "promozioni" di cui si parla sui giornali non siano affatto imminenti. Le vedo come un progetto ancora a livello embrionale di cui, ad esempio, non abbiamo ancora discusso né a livello di giunta, né a livello di segreterie di partito. Due passaggi che ritengo fondamentali. E poi c'è da chiarire un altro aspetto dell'operazione: stiamo parlando di incarichi retribuiti o no?». La domanda di Tuvé resta lì sospesa. E' chiaro che nel primo caso sarebbe più difficile spiegarne l'utilità al consiglio comunale e alla cittadinanza. L'assessore conclude con quella che, a suo avviso, dovrebbe essere la scelta che mette tutti d'accordo: «Nominare una commissione che si occupi della stesura del piano regolatore, di cui facciano parte tecnici e consiglieri di tutte le forze politiche rappresentate a Palazzo Sisto». Tra questi, naturalmente, Giraudo.
«Io comprato dal sindaco per votare la Margonara? E' la balla più grossa che si possa dire. Io nel 2003 la Margonara l'avevo già appoggiata e c'è scritto nel faldone sulla pratica che tutti i consiglieri comunali hanno in mano - replica Giuseppe Casalinuovo, capogruppo della Margherita - L'attacco nei miei confronti è stato strumentale e vergognoso, solo un signore come me ha potuto non replicare. Sono contento che il sindaco abbia capito chi è Giuseppe Casalinuovo e usato quelle parole per definire il mio valore. A tutti fa comodo accusarmi e nessuno ricorda che da due legislature sono tra i più votati della città e che nel '99 per non vendermi di fronte a una pratica delicata ho ricevuto persino minacce di morte. Per fortuna il sindaco ha capito chi è Giuseppe Casalinuovo».


06/03/2007