il piano di rientro, ma toccherà agli esperti dei ministeri verificare tutti gli atti |
Sanità, la Regione sotto tutela il ticket di 10 euro non sarà tolto |
Nella sede di De Ferrari un ufficio per i funzionari romani |
Burlando: "Tutto questo è dentro il percorso di affiancamento che noi stessi avevamo chiesto al governo" |
La Repubblica |
AVA ZUNINO |
Il Ministero della Salute e quello
dell´Economia hanno approvato il piano di rientro della Regione Liguria
che nel triennio 2007-2009 conta di recuperare circa 300 milioni di
disavanzo della spesa sanitaria. Ma saranno i funzionari degli stessi
ministeri a verificare preventivamente che ogni atto assunto dalla
Regione in materia di sanità sia coerente con le manovre di rientro e
con il piano approvato ieri a Roma e sottoscritto dal presidente Claudio
Burlando con il Ministro della Salute, Livia Turco, e il vice ministro
dell´Economia, Roberto Pinza. In Regione, nella sede di piazza De
Ferrari, dovrà essere ricavato un ufficio per i funzionari dei ministeri
dell´Economia e della salute, incaricati di verificare gli atti per la
sanità, tutto compreso, dal personale ai posti letto, prima che
diventino operativi nelle Asl, negli ospedali e sul territorio. «Tutto questo è dentro al percorso dell´affiancamento che noi stessi avevamo chiesto al governo per scongiurare, e ci siamo riusciti, che in Liguria scattassero le aliquote massime delle imposte», spiega il presidente Burlando. Aggiunge che la verifica da parte dei funzionari che costituiranno il "nucleo di affiancamento" con ufficio in Regione, riguarda anche le altre cinque Regioni italiane che erano nelle stesse condizioni del deficit. «Siamo però gli unici a non aver subito l´applicazione delle aliquote massime delle imposte e ci hanno dato un po´ più di soldi, circa 50 milioni, dal fondo per le Regioni in difficoltà - dice Burlando - Adesso, siglato il piano che approveremo in giunta, comincia il controllo sugli atti perché seguano i percorsi stabiliti». Burlando è convinto che alla fine di quest´anno i conti della sanità ligure potranno essere in pareggio. Spiega: «grosso modo, recupereremo circa 100 milioni con la fiscalità, un altro centinaio viene dal governo con l´aumento del fondo sanitario e altri cento saranno i risparmi con le razionalizzazioni su posti letto, strutture, personale e il resto». Personale? «Niente turn over dove non è necessario: se per una specialità ci sono due reparti e ne chiudo uno, è evidente che il personale si concentra in una sola divisione e non è più necessario coprire i posti di chi è andato via». Il 2007 per il presidente: «è il primo anno in cui possiamo partire con un obiettivo chiaro per i direttori generali: possiamo dire ti dichiamo "ics", devi starci dentro». I punti nevralgici di questa sfida? «Direi Genova, con San Martino e la Asl 3. Nelle altre Province mi sembra che la situazione sia meno critica». Nel frattempo, però, si allontana la possibilità che la Regione Liguria possa fare lo sconto ai liguri sul ticket della specialistica ambulatoriale, deciso dal governo: la norma, come si sono detti consiglieri e assessori di maggioranza in una riunione di ieri, prevede che la Regione possa abolire o modificare l´applicazione di questi ticket a patto di avere entrate equivalenti. Non può farlo coprendo le minori entrate con risorse proprie. In Liguria questi ticket dovrebbero portare 21 milioni all´anno, difficile prevedere che ora il nucleo dei funzionari ministeriali che avrà l´ufficio a De Ferrari possa consentire deroghe. La sanità ieri in consiglio regionale ha portato ad uno scontro nei Ds. Per la precisione il consigliere Luigi Cola si è scagliato contro l´assessore alla sanità, Claudio Montaldo. Il tema era il numero di posti letto del reparto di urologia dell´ospedale San Carlo di Voltri che nella riorganizzazione della rete è previsto scendano da 18 a 6. Cola in una interpellanza ha sollecitato Montaldo a prevederne almeno 12. Montaldo ha detto: «nella seconda fase della riorganizzazione ridefiniremo l´assetto dell´ospedale di Voltri, che è previsto diventi sede dell´emergenza, tenendo conto che ha significativi problemi di spazio». Cola, nella replica, si è dichiarato insoddisfatto ed è esploso: «E´ ora di finirla di dire vedremo: qui, di vedremo in vedremo è passato un anno. A certi problemi vanno date risposte precise. Ci sono altre relatà dove i posti letto si possono tagliare». |