Marzo 2007 LA STAMPA
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Vertenza Ferrania: l’azienda
abbandona il tavolo della trattativa. Conclusione a sorpresa della
riunione fiume di ieri, all’Unione Industriali, che vedeva al centro del
confronto tra sindacati ed azienda, la richiesta di una nuova trance di
cassa integrazione ordinaria per 200 dipendenti, della durata di 13
settimane a partire da lunedì. A metà pomeriggio un break, durante il
quale l’azienda (era presente l’amministratore delegato, Giuseppe
Cortesi) redigeva e proponeva un documento che avrebbe dovuto andare
incontro alle richieste dei sindacati. Così, però, non è stato, e di
fronte alle richieste di ulteriori approfondimenti, l’azienda ha
inaspettatamente abbandonato il tavolo. Sconcertati i sindacati. Commenta, Giorgio Cepollini, della Cisl: “Noi abbiamo semplicemente chiesto che ci fosse una verifica sui risultati del 2006 riguardo il calcolo della retribuzione variabile; un confronto sull’applicazione del contratto nazionale e la garanzia di una reale e puntuale rotazione dei dipendenti in cassa. Il fatto che l’azienda, gettando la maschera, preferisca lasciare il tavolo piuttosto che proseguire il confronto con il sindacato è gravissimo”. Così Pino Congiu, della Uil: “Un comportamento sconcertante. Nel momento in cui si evidenzia come l’accordo del 7 dicembre si sta effettivamente muovendo, l’azienda abbandona il confronto su un argomento delicato e fondamentale come quello di come gestire il passaggio tra l’attuale situazione e l’avvio dei nuovi progetti. A questo punto è urgente un incontro con le Istituzioni e la proprietà”. Di altro avviso l’amministrazione delegato Cortesi: “Avevamo dato al disponibilità a calendarizzare tutti gli incontri sui tempi posti dai sindacati che, però, pretendevano che la disponibilità scritta si trasformasse in una sorta di accordo su quei temi. Una pretesa inaccettabile”. E conclude: “Noi lunedì attiveremo le procedure di cassa. Il sindacato si comporti come ritiene opportuno.”. |