Esposto al sindaco: sono irregolarii lavori nel Letimbro
cantiere di corso mazzini  IL SECOLOXIX
La III circoscrizione accusa l'impresa: ha scaricatonell'alveo materiale che ostruisce il flusso delle acque
«GRAVI irregolarità nell'alveo del Letimbro». E' la denuncia partita ieri dalla terza Circoscrizione all'indirizzo di sindaco Berruti, Provincia di Savona, Regione e Sovrintendenza. Una denuncia firmata a quattro mani dal presidente della Terza, Bruno Larice, e dal presidente della commissione territorio, Fulvio Parodi. In tutto sono tre pagine di esposto scritto più una trentina di foto scattate nel Letimbro per documentare quello che la Circoscrizione, e tanti cittadini di Santa Rita e corso Tardy e Benech, considerano un vero e proprio «scempio».
Tutta l'accusa ruota sul cantiere in corso tra i ponti di corso Mazzini e Santa Rita per allargare l'argine. Lavori - è l'accusa - che non hanno tenuto in considerazione la delicatezza ambientale dell'alveo e soprattutto i severi vincoli che lo tutelano. Non a caso l'esposto-denuncia si chiude con una triplice richiesta di verifica: «Della conformità dei lavori rispetto al progetto approvato in Conferenza dei servizi; il rispetto delle leggi in materia di alveo; il rispetto delle autorizzazioni rilasciate dagli enti competenti». Dopo l'annunciata torre-grattacielo davanti al Matitino, insomma, scoppia una nuova disputa tra il "parlamento" dell'Oltreletimbro e il Comune.
«A seguito delle richieste di numerosi cittadini abbiamo ritenuto di dover monitorare l'attività in corso nel Letimbro - hanno scritto Larice e Parodi - Le preoccupazioni sono riconducibili a problematiche legate all'ambiente e al suo inquinamento ma soprattutto al crescente pericolo di esondazione del torrente a causa dei lavori che pare stiano comportando un innalzamento del livello dell'alveo per il continuo deposito di pietrame e terra di riporto».
In soldoni l'accusa è di non aver vigilato sul continuo trasferimento di pietre e terra dal cantiere all'alveo o peggio di averlo avallato. Trasferimento effettuato attraverso la creazione di una rampa di sabbia di dubbia regolarità con cui camion e ruspe fanno tutti i giorni avanti e indietro nel greto. «Desta molto preoccupazione la rampa che in caso di forti piogge causerà un tappo al fiume - hanno aggiunto - Ma non è l'unica anomalia: nell'alveo sono stati fatti diverse buche poi riempite con materiale prelavato dal cantiere. E qualcuno si è chiesto se non si tratti di materiale inquinato proveniendo da aree ex industriali? E ancora: nel greto sono stati spalmati vari camion di terra come evidente dalle nostre foto sul "prima" e "dopo". Questo ha aumentato il livello dell'alveo e cambiato le caratteristiche del terreno. Qualcuno ha chiesto le autorizzazioni per farlo? Va inoltre sottolineato che l'altezza sotto il ponte di corso Mazzini è molto diminuita dopo le pose di alcuni massi di rinforzo: passeranno in futuro eventuali mezzi che dovessero risalire il greto? E poi è stato distrutto il basamento del ponte trecentesco sotto il ponte di Santa Rita. Anche questo è documentato con foto. Chi dobbiamo ringraziare?».