Troppi detenuti
LA STAMPA E’ emergenza al Sant’Agostino Celle al completo: sono state riaperte anche quelle con le finestre pericolanti |
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[FIRMA]CLAUDIO VIMERCATI SAVONA L’effetto indulto è già un ricordo: il carcere di Sant’Agostino è di nuovo sovraffollato. Attualmente sono infatti cinquanta i detenuti rinchiusi nelle anguste, umide celle dell’ex convento realizzato nel 1400, quindici in più rispetto alla capienza prevista. Di loro soltanto due sono in regime di semi libertà: escono al mattino presto per andare a lavorare e rientrano la sera. Gli altri sono in maggior parte extracomunitari arrestati per i motivi più vari: per storie di spaccio di droga, ad esempio, per rapina o per furto. Le conseguenze del sovraffollamento? Ci sono celle dove alloggiano insieme anche sei-otto detenuti, e sono state riaperte le tre del piano terra, quelle al buio (le finestre ci sono, ma vengono tenute chiuse per motivi di sicurezza, dal momento che sono pericolanti e potrebbero cadere con grave rischio per l’incolumità degli ospiti), che in situazioni normali, non ospitano detenuti. E’ di nuovo, dunque, emergenza, dopo che nel novembre scorso le presenze si erano dimezzate grazie appunto all’indulto e la popolazione carceraria si era assestata sulle trentacinque unità. Ieri mattina Giorgio Barisone, responsabile del settore carceri per Rifondazione comunista, ha preannunciato una nuova visita nel carcere savonese, che fa seguito a quella avvenuta nel novembre dello scorso anno. «E’ assurdo - osserva - quello che sta succedendo. Ci sono carceri, come ad esempio quello di Imperia, con reparti addirittura chiusi, e quello di Savona è invece in queste condizioni». Prosegue Barisone: «Non si può stare supinamente ad aspettare la costruzione del carcere nuovo e non pensare al presente, a questa situazione che è di vera e propria emergenza. Bisogna intervenire, utilizzare altre carceri, in alternativa a quello di Savona, che continua ad essere uno dei peggiori della Liguria e in Italia, e sfruttare appunto quelli che hanno spazi a disposizione». La prossima settimana, dunque, ci sarà un nuovo sopralluogo da parte di una delegazione di Rifondazione comunista, al quale prenderanno parte il deputato Sergio Olivieri, la senatrice Haidi Gaggio Giulliani, Giorgio Barisone. E ancora il segretario provinciale di Rifondazione comunista, Marco Ravera, il capogruppo regionale Marco Nesci, l’assessore regionale Franco Zunino e consiglieri provinciali e comunali. Barisone preannuncia anche la presentazione di due interpellanze sulle condizioni del carcere di Sant’Agostino al consiglio regionale e in Parlamento. «Certo - conclude - stiamo parlando di un carcere piccolo e quindi si fa presto a sforare, a superare la capienza. Ma lo ripeto, qui bisogna assolutamente trovare una soluzio». E nell’occasione saranno probabilmente richiesti interventi per rendere meno disagiata la presenza dei detenuti, in attesa del nuovo carcere. |