Fuksas-Margonara: documento della Consulta Culturale Savonese
Va precisato che la “Consulta Culturale Savonese” è l’organo di coordinamento e di comune politica culturale delle quattro associazioni culturali savonesi da parecchi anni radicate nel territorio e nel tessuto culturale savonese: l’"A Campanassa", la sezione di Savona di "Italia Nostra”, l’"Istituto Internazionale di Studi Liguri” (sezione Sabazia) e la "Società Savonese di Storia Patria”.
Il Consiglio Direttivo della “Consulta Culturale Savonese” ritiene molto importante per Savona discutere oggi non solo i problemi relativi alla “torre Fuksas”, ma ascoltare realmente il parere e la volontà dei cittadini sul quadro generale dello sviluppo della città, che dovrà essere concretizzato con il nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUC).
In particolare si ritengono estremamente allarmanti le notizie di progetti di variante al Piano Regolatore Generale vigente (PRG), che (si sente dire) verrebbero attuate per consentire la costruzione di edifici di carattere residenziale-speculativo sulle aree comprese tra via Nizza e il litorale marino.
Il Consiglio Direttivo della “Consulta Culturale Savonese” sottolinea come tutta la fascia del litorale dal torrente Letimbro al torrente Quiliano sia una risorsa fondamentale per l’avvenire della città, da gestire con la massima attenzione, nel quadro del nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUC), come d’altra parte è stato da tutti richiesto nella discussione del Progetto preliminare del PUC, svolta nel 2005.
In questo contesto è tra l’altro urgente la realizzazione della passeggiata cittadina (pedonale e ciclabile) lungo il mare, dalle Fornaci a Vado, prevista nel programma elettorale dell’attuale Sindaco di Savona: tale passeggiata dovrà essere ribadita e inserita ufficialmente nel Piano Urbanistico Comunale (PUC).
Il Consiglio Direttivo della “Consulta Culturale Savonese” auspica che non si realizzino nuove costruzioni tra la via Aurelia e il mare, ove non sia dimostrato il prevalente interesse pubblico per la collettività, e sollecita una forte difesa e una consona valorizzazione delle aree litoranee, come viene attuata, per esempio, in Sardegna e in Francia.
Si ricorda, tra l’altro, che i diritti dei privati sulle aree demaniali decadono comunque allo scadere delle concessioni.
Tutto ciò premesso, il Consiglio Direttivo della “Consulta Culturale Savonese” ritiene che sia da respingere l’idea di creare un porto turistico alla foce del Rio Termine (e in particolare, quindi, sia da respingere anche il progetto redatto dall’arch. Fuksas):
· per la rilevante importanza paesistica e ambientale di quel tratto di costa;
· per gli insoluti problemi di collegamento delle vie di comunicazione;
· per le gravi alterazioni al regime delle spiagge, che potrebbero essere causate dalle nuove costruzioni;
· per il danno irreparabile che verrebbe prodotto alla flora e alla fauna marine;
· per la proposta di costruire, a margine del porticciolo, insediamenti di carattere residenziale e alberghiero che hanno motivazioni ben diverse da quelle di promuovere il turismo nautico;
· per la mancanza di un Piano Urbanistico Comunale (PUC), cioè di una pianificazione urbanistica che organizzi e coordini la sistemazione e la riqualificazione di tutto il litorale savonese, da Albisola a Vado;
· per la mancanza di un piano economico chiaro e convincente che giustifichi costruzioni private di tale mole su spazi pubblici;
· per la possibilità di trovare ampi spazi per la nautica da diporto nelle strutture portuali già esistenti nel porto di Savona (all’interno della “nuova darsena” “Vittorio Emanuele” e nello specchio acqueo di Miramare, una volta che sarà liberato dal silos e dal pontile d’imbarco delle Funivie, in corso di trasferimento nella “darsena alti fondali”).
In questo contesto è da respingere anche il progetto della cosiddetta “torre Fuksas”, perché prevede volumetrie esuberanti rispetto alle necessità di un approdo di turismo nautico, maliziosamente presentate dietro il nome di un noto progettista, come già è successo più volte a Savona in questi ultimi anni.
Tutti i problemi sopra elencati sono stati aggravati dalla procedura finora seguita alla Margonara, col solo fine di affidare a un’impresa privata l’iniziativa della progettazione, della costruzione e della gestione del porto turistico.
Il Consiglio Direttivo della “Consulta Culturale Savonese” ritiene infine che tutti gli interventi, che riguardino la costa dalle Albisole fino a Bergeggi, vadano visti in un unico quadro attento e coordinato, per evitare che nello spazio di pochi chilometri si abbiano otto interventi edilizi di grosse dimensioni, assolutamente disomogenei e in concorrenza tra di loro.