Mi scuso con i lettori se questa settimana ho divagato dai temi che di solito tratto nella rubrica, ma ho sentito il dovere di donna di esprimermi con una riflessione che
coinvolge il mondo femminile della nostra Provincia.
Antonia Briuglia |
Un altro " 8 marzo" è passato, e tra mimose e spogliarelli maschili, mentre si discuteva, per l'ennesima volta sui mancati diritti delle donne islamiche e di quelle dei paesi martoriati dalle guerre, venivano divulgate dai mezzi di informazione le stime peggiori degli ultimi anni,in Italia, in fatto di violenza alle donne e della loro scarsa rappresentatività in politica e sul posto di lavoro.
Il SecoloXIX ha dedicato due pagine ad una ventina di donne, titolando
"Il potere è rosa, nella provincia di Savona", poi andando a fondo, lo stesso giornale, ridimensiona, constatando che a Savona non è mai stata candidata una donna per la leadership, tra i nove assessori in Comune, una sola donna e aggiungo: in Provincia, così come in altre Amministrazioni, gli Assessorati "concessi" alle donne, trattano sempre le stesse materie (mai l'urbanistica, i lavori pubblici, le finanze! di dominio maschile), quasi nulle le concessioni a dirigere i famosi Enti di secondo grado, che sono moltissimi ed esclusivamente maschili.
Le donne, è vero, arrivano prime solo dove conta la preparazione, l'impegno e la grinta e quasi tutti i nomi sul quotidiano lo dimostravano.
Allora vorrei fare un invito, pur provocatorio, agli uomini che rappresentano le Istituzioni, un invito sentito :" Non festeggiateci più ! ", almeno fino a quando non si decida di cambiare rotta !
Un invito da parte di tutte quelle "cattive signore", con la cattiva abitudine di dire ciò che pensano, con la deformazione della coerenza, della onestà intellettuale, per la buona e corretta Politica e per ciò, da mettere fuori gioco, da rendere non pericolose, in modo che possano più ricordarci che i doveri morali non sono trattabili!
Un invito da parte delle donne" poco allineate", che non sono mai riuscite ad accettare che "per fare politica bisogna "sporcarsi", bisogna mediare anche quando le condizioni sono inconciliabili e si dovrebbe avere il coraggio e l'onestà di scegliere !
Un invito da parte delle donne che non praticano l'obbedienza incondizionata per appartenenza politica che, come è facile vedere davanti ai "grandi temi della gestione del territorio" può anche eludere i propri ideali, che diventano inutili e superabili.
In questi giorni, in Spagna, Zapatero ha approvato una legge per promuovere una reale e maggiore rappresentanza femminile nei posti di potere e nella politica, mentre in Italia ci si vanta di garantire la rappresentanza di donne nelle liste elettorali, ma lo si fa spesso in modo strumentale.
I partiti, infatti, usano collocare nelle liste, donne che non dovranno, in alcun modo, nuocere l'elezione dei designati che avranno, così, garantita la vittoria e ricopriranno la carica promessa, anche con l'apporto di quelle candidate!
Anche in questo campo: siamo lontani dall'Europa !!! e purtroppo ancora una volta, come dice la Guzzanti: VIVA ZAPATERO!!!!
Antonia Briuglia