11 Marzo 2007 LA STAMPA

BERRUTI “LA FORTEZZA DELLA CULTURA”
Il Comune trasferirà
la Biblioteca al Priamar
A Monturbano nuovi spazi per il liceo Della Rovere
 

[FIRMA]ERMANNO BRANCA
SAVONA
Il Comune vuole trasferire la Biblioteca civica da Monturbano al Priamar. L’amministrazione Berruti da alcune settimane sta prendendo le misure ai palazzi della fortezza per verificare la compatibilità degli spazi e pare che i primi sondaggi abbiano dato esito positivo. Il trasloco da Monturbano al Priamar consentirebbe da un lato di avvicinare i volumi della «Barrili» al centro città e dall’altro risolverebbe anche l’eterno problema di identità della fortezza. La Biblioteca del resto fino a una ventina di anni fa era in piazza Chabrol.
Il sindaco Berruti, interpellato sulle strane manovre che da qualche tempo vedono impegnati gli uffici del settore Cultura, è possibilista: «Abbiamo avviato una verifica degli spazi per il trasloco della Biblioteca. La sistemazione nella fortezza rappresenta non solo una soluzione più razionale per la consultabilità dei volumi ma farebbe del Priamar un contenitore culturale di primissimo piano, con il polo dei musei e delle collezioni d’arte oltre ai volumi antichi e moderni. Tutto questo servirebbe fra l’altro a garantirebbe un’intensa vivibilità della fortezza che sarebbe finalmente frequentata da un flusso continuo di utenti».
I tanti studi di fattibilità non hanno evidentemente garantito gli esiti sperati. Del resto nemmeno l’Ips è riuscita a venire a capo del «rompicapo» Priamar, che a dispetto di una ventina di milioni di investimenti, resta largamente inutilizzato e tutto sommato poco appetibile.
Il trasloco da Monturbano, fra l’altro, risolverebbe anche il problema logistico della strada che sembra sempre più insormontabile per l’amministrazione che dopo una causa lunga 25 anni si è dovuta arrendere al diritto di proprietà dell’imprenditore Pagnottone che è padrone dell’intera collina. Se il trasferimento dovesse andare in porto, a Monturbano si aprirebbero nuovi spazi per il liceo Della Rovere che è in continua espansione. In questo modo può darsi che il Comune tolga alla Provincia l’idea di fare a pezzi un’altra scuola dopo l’istituto Mazzini.