All’armi siam nazisti

ALL’ARMI SIAM NAZISTI

ALL’ARMI SIAM NAZISTI

  Dai giornali:

Chat e Kalashnikov per il partito neonazista.

“Addestriamo nuove milizie pronte a tutto”.

Un arresto, 19 indagati, perquisizioni e sequestri in tutta Italia. I messaggi: “Mettiamo una bomba all’Anpi”.

Un pentito ‘ndranghetista ex soldato della Legione Straniera allenava i camerati.

La Miss Hitler tatuata sui social invoca castrazioni e stermini.


Insospettabile impiegata a caccia di seguaci in rete. Teneva volantini e striscioni dietro un armadio.

Tweet del prof. di filosofia del Diritto presso l’Università di Siena Emanuele Castrucci sotto la foto di Hitler ritratto con il suo cane da pastore tedesco Blondi:

“Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi governano dominando il mondo”.

“Hitler, anche se non era un santo, in quel momento difendeva l’intera civiltà europea”.

Insulti a Liliana Segre, vergogna social.

Insulti a Liliana Segre per la scorta che le è stata assegnata.


Il segretario cittadino della Lega di Lecce rassegna le dimissioni dopo la polemica scatenata dalle offese alla senatrice Liliana Segre. Il leghista si era scagliato contro la nuova commissione di palazzo Madama su razzismo e antisemitismo, definita “una trappola” e “un ricatto”.

Il sindaco leghista di Biella rifiuta di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre in quanto la senatrice non ha legami con la città. Inoltre, ha aggiunto,  si tratta di fatti avvenuti settanta anni fa. Poi si pente e chiede scusa alla senatrice dicendo: “Sono stato un cretino”.

Il consigliere leghista dimissionario triestino Fabio Tuiach, ex Forza Nuova, si sente profondamente offeso perché Liliana Segre ha detto che Gesù era ebreo.

Roma. Imbrattate le targhe di due vie intitolate alle vittime delle leggi razziali.


Cori antisemiti e a sfondo razzista dalla curva nord laziale durante la sfida di Coppa Italia contro il Novara.

E si potrebbe continuare, ma ce n’è già abbastanza per prendere atto che la bestia immonda di cui parlava Brecht ha rialzato la testa, in Italia e in Europa, con l’evidente complicità della destra sovranista e populista che si guarda bene dal prendere le distanze dall’onda nera che, ormai da anni, sta risalendo in superficie dai bassifondi della storia in cui era stata a lungo confinata. L’organizzazione neonazista scoperta dalla Digos di Enna due anni fa era disseminata in tutta Italia; dall’inchiesta emerge infatti “l’esistenza di una vasta e frastagliata galassia di soggetti accomunati dal medesimo fanatismo ideologico e intenzionati a costituire un movimento d’ispirazione filonazista e antisemita, con una asserita disponibilità di armi ed esplosivi”.


Segnali di allarme erano già stati lanciati da giornalisti coraggiosi come Paolo Berizzi, costretti a vivere sotto scorta a causa delle minacce ricevute, autore del libro-reportage Nazitalia. Viaggio in un Paese che si è riscoperto fascista, Baldini e Castoldi, 2018  e Claudio Gatti, autore del libro-inchiesta I demoni di Salvini .I postnazisti e la Lega, Chiare lettere, 2019 che documenta le infiltrazioni neonaziste nella Lega Nord di Bossi e nella Lega di Salvini; pubblicazioni che avrebbero dovuto risvegliare gli italiani, o meglio, quella parte di italiani incantati dalle sirene sovraniste e che invece sono rimaste come voci che gridano nel deserto; diversamente non si capirebbe il crescente consenso a Salvini e alla Meloni malgrado gli insulti e le minacce che dai social sovranisti vengono scagliati contro la senatrice Liliana Segre, contro l’ ex presidente della Camera e deputata Laura Boldrini e contro lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a partire dalla storica notte del 27 maggio 2018 nella quale i social di estrema destra inveirono con inaudita violenza contro il Presidente, colpevole ai loro occhi di non aver sottoscritto la nomina dell’ euroscettico Paolo Savona a ministro dell’Economia. Risulta quindi difficile negare la contiguità della Lega e di Fratelli d’Italia con l’onda nera neonazista di cui sopra; a riprova sono pronto a scommettere che sia Salvini che la Meloni (e i due sovranisti che pubblicano regolarmente le loro tesi antisistema su questa medesima rivista online) considerano un vulnus alla libertà di pensiero la sospensione dall’insegnamento del prof. Emanuele Castrucci, magari invocando l’Art. 21 dell’invisa Costituzione antifascista della Repubblica Italiana.

Eppure basterebbe chiedere ai suddetti che cosa non condividono delle tesi incriminate dell’ex docente di Filosofia del Diritto: forse che Hitler non aveva abolito il signoraggio bancario? Forse che non combatteva contro l’usura praticata dagli ebrei? Forse che non avversava lo stile americano di vita tutto teso al guadagno a ai consumi di beni superflui? Forse che non combatteva il comunismo sovietico di matrice ebraica come il capitalismo finanziario americano? Forse che non avversava le speculazioni sul costo del denaro a detrimento dei lavoratori salariati? Forse che non mirava a forgiare un’umanità più sana nella convinzione che non può esserci una mente sana in un corpo malato? E così via. D’altra parte se i sovranisti sono antisistema, cioè contro il presente sistema globalista, capitalista e consumista ma anche  anticomunisti, cioè avversi al collettivismo livellatore delle differenze individuali e nazionali, quale via migliore di un ritorno alla difesa dei confini e delle monete nazionali per salvare l’umanità dalla globalizzazione, uno dei veri mostri che governano dominando il mondo. E gli altri? Per i sovranisti un altro mostro è la moneta unica europea; un altro quella che chiamano invasione degli immigrati; un altro la vera causa dell’emigrazione dall’Africa, cioè il franco coloniale CFA che impedirebbe agli Stati africani che lo adottano di emanciparsi economicamente; un altro mostro che governa dominando il mondo sarebbe il Fondo Monetario Internazionale, insieme alla Banca Mondiale e al WTO (organizzazione mondiale del commercio), quest’ultimo però è anche un mostro per i no-global di sinistra.


Da notare che tra i veri mostri odierni i sovranisti non riconoscono il razzismo, l’antisemitismo, l’esclusione sociale, l’indifferenza, la disumanità, la schiavitù: non ho mai sentito un sovranista parlare di diritti umani, di leggi universali, di uguaglianza, di pietà, di misericordia, di solidarietà, di rispetto per l’altro se non per schernire questi concetti bollandoli tutti insieme come buonismo. Se è per questo sicuramente Hitler era tutto meno che buonista. Il problema è che di fronte a questo riemergere della bestia immonda il Pd e quel che resta della sinistra balbettano le solite giaculatorie sul pericolo per le istituzioni democratiche rappresentato dall’estrema destra antisistema, ma sembrano incapaci di prendere iniziative efficaci, tanto che è nato a sorpresa quasi dal nulla il movimento antirazzista e anti il duo Salvini – Meloni delle sardine. In questo Paese di morti viventi e di smemorati qualcosa si muove, qualcuno è ancora capace di opporsi nettamente al sovranismo e al populismo e la speranza è tornata ad avere il fior del verde. 

  FULVIO SGUERSO 

 

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