Allarme anziani non autosufficienti

Allarme anziani
non autosufficienti

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO
(Trentesima parte)

 In data 20 aprile 2018, Il quotidiano nazionale “LA STAMPA” ha pubblicato, in forma rigorosamente chiara e sintetica, la seguente serie di tabelle, che noi ci permettiamo di riproporre all’attenzione dei nostri amici lettori:

 

Che cosa dicono, a tutti noi, questi esemplari dati?

In estrema sintesi, dicono tutto questo: stiamo assistendo al verificarsi dei seguenti fatti:

 

 1) Aumento in cifra assoluta e di valore percentuale del numero degli anziani

Infatti: un italiano su cinque ha più di 65 anni così suddivisi:

6,6 milioni tra 65 ed i 74 anni

4.8 milioni tra i 75 e gli 84 anni

2 milioni tra gli 85 anni e oltre

 

 2) Aumento degli anni di vita di ogni singolo anziano

In effetti: la speranza di vita è così salita:

Uomini: 80,6 anni (più 0,8 anni rispetto all’anno 2013)

Donne: 84,9 anni (più 0,3 anni rispetto all’anno 2013)

 

 3) Aumento della plurimorbilità (e, cioè, della coesistenza di più malattie nello stesso individuo) e quindi aumento della non autosufficienza psicosomatica.

 

Non a caso lo studio di osservazione prevede che nel 2028 in Italia avremo:

un totale di 6,3 milioni di persone non autosufficienti,

così suddivise:

4,7 milioni con problemi di autonomia

1,6 milioni non in grado di prendersi cura di sé stessi.

 

Dobbiamo aggiungere, a questo punto, che noi condividiamo, per intero, gli altri dati statistici riportati dal quotidiano “LA STAMPA” e, soprattutto, ci troviamo in sintonia con la breve annotazione introduttiva all’articolo allegato, a firma di Flavia Amabile; di conseguenza, ci permettiamo di citare le sue iniziali parole: 

 

“Si invecchia di più ma si invecchia peggio. In questa Italia dove la vita dei giovani è tutta in salita, anche quella degli anziani non è affatto semplice. Vivono in uno dei Paesi più longevi al mondo, dove l’aspettativa di vita è di nuovo in aumento dopo il calo di due anni fa ma sono in crescita anche i problemi e le difficoltà di chi ha più di 65 anni, in particolare di chi abita al Sud.”

 

 

Ed allora, giunti a questo punto, noi ci permettiamo di segnalare ai nostri amici lettori, ma anche a coloro che sono veramente interessati ai problemi della non autosufficienza socio-economica di molti nostri anziani queste brevi annotazioni di Aldo, dotate 23 luglio 2009:

 

 4) AUMENTO DELLA NON – AUTOSUFFICIENZA FAMILIARE

Pensiamo, al riguardo, che soprattutto in Liguria, la “famiglia media” è composta da 2,1 individui, rispetto al dato nazionale di 2,6 soggetti; occorre, inoltre, considerare che, in una percentuale consistente di casi, la famiglia è costituita soltanto da due anziani (marito e moglie); infine, va segnalato il fatto che è significativa la percentuale di anziani (soprattutto, donne) che vivono in condizioni di assoluta solitudine.

 


 5) AUMENTO DELLA NON-AUTOSUFFICIENZA ECONOMICA

Senza citare dati, è noto, in proposito, che molti anziani “stentano ad andare avanti”, per l’esiguità della loro consistenza pensionistica.

 

 6) AUMENTO DELLA NON – AUTOSUFFICIENZA SOCIALE:

Sempre più frequentementetroviamo anziani soli, privi di collegamento con i vicini di casa, con gli abitanti dello stesso quartiere o, addirittura, lasciati fuori dalle attività ricreative e culturali che dovrebbero avere, al contrario, una dimensione collettiva ed una funzione coinvolgente.

Di fronte a queste drammatiche situazioni (sanitarie, economiche, sociali e culturali) dobbiamo, tutti, sentire il dovere di recuperare o (meglio) di ricreare servizi di assistenza sociosanitaria, rivolti verso le famiglie e gli anziani, lasciati solo nel vortice micidiale di questo nostro satanico modo di vivere.

Dedicheremo a questo argomento, la prossima puntata di questa pubblicazione

 22 Aprile 2018                 ALDO PASTORE

 

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