Alla fine riguarda anche noi…

ALLA FINE RIGUARDA ANCHE NOI………

ALLA FINE RIGUARDA ANCHE NOI………

Chi ha avuto la bontà di leggere gli articoli che ho scritto su Trucioli Savonesi, che può anche andare a rileggere nell’archivio di questo prezioso sito, verificherà che  in tali articoli  avevo portato alla riflessione degli elettori due cose:

Noto che ambedue le mie osservazioni di allora sono di attualità in questi giorni e stanno avendo un esito sovrapponibile alle mie previsioni e, malgrado non avessi la famosa sfera di cristallo, la cosa era del tutto prevedibile.


Nel mio primo articolo mi chiedevo come fosse possibile, con i mezzi sofisticati in possesso della nostra marina da guerra, essere presi per il naso dagli scafisti e come fosse possibile in effetti una vera e propria collaborazione, se non sudditanza, verso questi delinquenti, a tal punto che la nostra marina, alla telefonata dello scafista di turno si prestava ( e continua a prestarsi…. In verità da un po’ di tempo a questa parte un po’ meno!!)  ad andare a recuperare i clandestini addirittura a ridosso delle acque libiche, con la scusa di salvare vite umane.

Obama in persona, durante la visita in Germania, dice che la NATO, con i suoi mezzi navali, deve porsi di fronte alla Libia, fermare il traffico e combattere gli scafisti. Perbacco!! Ci voleva Obama per darci una soluzione!  (forse anche lui è diventato leghista?)

Nel secondo mio articolo denunciavo che il lassismo italiano di fronte a una invasione incontrollata che, oltre a non difendere le frontiere sud dell’Europa, rappresentava un cavallo di Troia per i terroristi rispetto alla stessa intera Europa, avrebbe portato alla chiusura delle frontiere con l’Italia, con la conseguenza che avrebbe compromesso, prima o poi, il Trattato di Schengen.

Gli avvenimenti di questi giorni confermano che la cosa puntualmente si sta avverando e, malgrado le grida del bulletto nostrano e la sbiadita solidarietà delle istituzioni europee all’Italia, peraltro solo a parole, non si impedirà all’Austria di costruire muri e organizzarsi per difendere i propri confini e noto, quando vado in Francia, che, in un modo molto discreto, anche i francesi stanno facendo lo stesso.


L’Austria, a mio avviso con piena ragione, visto che l’Italia non è in grado di difendere i confini sud dell’Europa, difende i propri e di conseguenza allontana l’Italia dall’Europa con direzione Africa, quell’Africa con la quale l’Italia sta adottando una Schengen vera e propria.

Ma perché tutto questo? Perché si insiste a turlupinare gli italiani, confondendo i profughi delle guerre con i clandestini, gli uomini e le donne con bambini che scappano dalla Siria con i baldi giovani palestrati e ben abbronzati in arrivo da tutt’altre zone, dove le guerre non esistono, se non nella fantasia delle sinistre italiane? Quali sono i motivi dell’arrampicarsi agli specchi nei vari talk show, spesso mentendo spudoratamente?

Il motivo di tutto questo è molto semplice e cioè i partiti di sinistra, PD in testa, hanno assoluto bisogno di acquisire voti e con la scusa di questo fenomeno, nel 2015 hanno  speso  3,3 miliardi e nel 2016 si arriverà a  4 miliardi, così si potrà  foraggiare tutta quella serie di organizzazioni parallele alle sinistre, per puntellare le traballanti amministrazioni locali da loro amministrate.

Questi soldi, che sia ben chiaro sono soldi degli italiani, vengono spesi contraendo ulteriori debiti (la flessibilità non è altro che un ulteriore debito che la UE ci permette di contrarre sforando il patto di stabilità) che  servono da una parte al Governo  nazionale per “aumentare l’occupazione” attraverso le cooperative, dall’altra alle Amministrazioni locali, come serbatoio di voti sicuri  di tali  cooperative amiche. (Il caso di Roma Capitale ne è stata la prova lampante).

Anche a Savona tutti i cittadini, che non hanno il prosciutto sugli occhi, possono notare questi baldi giovani armati di cuffie / I Pod  e telefonini aggirarsi per la città e  notare le loro parabole sui tetti delle case dove soggiornano, parabole  direzionate verso  Marocco o Turchia, chissà poi per  ascoltare  quali programmi.

Nella nostra città, dietro questi clandestini vi è la cooperativa il Faggio, la cui presidente Sara Vaggi è stata una sostenitrice ufficiale del Sindaco Berruti.  Il Faggio è una Cooperativa legata a doppio filo con l’amministrazione comunale, che procura voti alle giunte di sinistra con i soldi di tutti noi.

Tutti i cittadini, anche quelli come il sottoscritto, fortemente avversi a questa amministrazione, di fatto finanziano la campagna elettorale del PD attraverso il Faggio con le tasse, sempre più pesanti.

Ma non è tutto.


Queste masse di giovani, tutti maschi e per nulla sofferenti, vengono traghettati dalle coste libiche, fanno domanda di asilo; quando tale domanda è respinta, subito interviene il soccorso rosso che attraverso la CGIL e ARCI  mette a disposizione l’avvocato a spese del contribuente per il ricorso  e quindi il soggiorno si può protrarre  per anni e anni.

Durante questo lungo periodo una moltitudine di insegnanti o pseudo-insegnanti pagati dalla collettività sono chiamati ad insegnare ciò che alla maggior parte dei clandestini non interessa, perché la loro testa è altrove.

I clandestini, infatti sono più concreti di questi ciarlatani che ci stanno dicendo che abbiamo bisogno di braccia giovani per i lavori che gli italiani non vogliono fare; infatti nessuno vuole rimanere in Italia dove vi è una disoccupazione che arriva a 7 milioni di residenti (italiani e non).

La meta di questi baldi giovani sono i Paesi del Nord, dove vi è un’economia in espansione, per cui per loro rimanere in Italia è solo un’occasione per trascorre una vacanza in attesa di fuggire (quando loro aggrada); tutto questo, ripeto, a spese del contribuente per finanziare una serie di figure create ad hoc, che poi sostengono, sia finanziariamente che con il voto, sempre gli stessi partiti della sinistra.

Insomma, alla fine tutto ciò riguarda anche noi savonesi, che alle prossime elezioni troveremo lo zoccolo duro del PD, pagato dalle nostre tasse, ad ostacolare ogni tentativo di cambiamento.

Per questa ragione, sapendo che chi non vuole il cambiamento parte con uno zoccolo duro di migliaia di voti clientelari, la speranza é che i cittadini delusi ritornino a votare in massa, se non vorranno contribuire, con la loro astensione, al declino inesorabile della nostra città per poi pentirsene amaramente. 

Silvio Rossi  LEGA NORD


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