Albenga – sulle banchine incise le frasi celebri

Albenga/ Passeggiata, sulle banchine incise le frasi celebri
PANCHE  COLTE  D’ALBAMARE
L’idea di Gianni Ballabio. Le divisioni Lega-Vaccarezza. E …

 

Albenga/ Passeggiata, sulle banchine incise le frasi celebri
PANCHE  COLTE  D’ALBAMARE
L’idea di Gianni Ballabio. Le divisioni Lega-Vaccarezza. E …
Gianni Ballabio

Seguiamo con sommessa preoccupazione le vicende dei nostri siti, riecheggianti quelle di più ampio momento nazionale, dalle vicissitudini genovesi orientate sulle confusioni della cosiddetta sinistra sino alle pronunce sconnesse della destra, per raggiungere le provincialissime beghe del ponente.

 Come diceva il grande giurista  prof. Paolo Emilio Bensa, assegnando diciotto anche ai più somari esaminandi, “Poi i ghe pensan i clienti a dagghe a pagella”.  Mutatis mutandis , ci pensano e ci penseranno gli elettori a dare il voto che si meritano tutti questi nostri servitori della Patria o di essa nemici dichiarati, come i legaioli di penosa presenza con ministeri di latta a sfratto incorporato.

            Ci ha fatto sobbalzare, dopo un breve  godimento per le divisioni tra Lega e Vaccarezza, la notizia , pubblicata da “Il Secolo XIX” di martedì 14 febbraio scorso-pag. 29 Albenga –Riviera: “Passeggiata, sulle panchine incise le frasi celebri”. L’idea del  signor Gianni Ballabio, con buona entratura, pare, a livello sindacalesco albingauno, ci ha subito incitati a collaborare. Non sappiamo quali possano essere le “frasi celebri” reperite, come pare,  dal proponente tra Sant’Agostino, Kant , Orazio e Virgilio, comunque i grandi scrittori, filosofi, letterati e scienziati sono molti, hanno scritto alquanto,  c’è solo l’imbarazzo della scelta. Così anche noi vogliamo proporre alcuni brani tratti dai grandi  libri o da dimenticate esternazioni rinvenibili nella nostra antica biblioteca, ed osiamo avanzare le seguenti

SUGGESTIONS

LA SACRA BIBBIA- “ATTI  DEGLI APOSTOLI  4 : 34,35”

Or non c’era alcun bisogno tra essi, perché tutti quelli che possedevano poderi e case, li vendevano e portavano il prezzo delle cose vendute, e lo mettevano ai piedi degli apostoli; poi si distribuiva a ciascuno secondo il bisogno.

Paolo Emilio Bensa

 

LEONE TOLSTOI- “   RESURREZIONE- parte prima XLIV”

Lo stupiva soprattutto che la Maslova, anziché vergognarsi della sua condizione di prostituta, se ne mostrasse contenta, quasi fiera, invece si vergognava della sua condizione di reclusa. Ma  in realtà non avrebbe potuto essere altrimenti. Infatti, per poter agire nella vita, tutti abbiamo bisogno di attribuire al nostro lavoro importanza e dignità.

 GIUSEPPE MAZZINI- “DOVERI DELL’UOMO- VI”

Abbiate la donna uguale nella vostra vita civile e politica…La Bibbia mosaica ha detto:Dio  creò l’uomo e dall’uomo la donna; ma la vostra Bibbia, la  Bibbia dell’avvenire dirà: Dio creò l’Umanità, manifestata nella donna e nell’uomo.

 

CESARE PAVESE- “TRA DONNE SOLE- cap. II in fine”

L’uomo è il solo animale che guadagna a vestirsi.

 

ITALO CALVINO- “LE CITTA’ INVISIBILI- VII- I”

Dove portino ogni giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede; fuori della città…l’imponenza del gettito aumenta e le  cataste s’innalzano, si stratificano, si dispiegano su un perimetro più vasto.

 

BERTOLT  BRECHT- “LIBRO DI DEVOZIONI DOMESTICHE- 71”

Sotto di loro ci son le fogne; in loro/ non c’è nulla e sopra di loro è il fumo./ Noi ci eravamo dentro. Non abbiamo goduto niente./

 

GEROLAMO  ROSSI- “STORIA DELLA CITTA’ E DIOCESI DI ALBENGA- cap VI° inizio- ed. 1870”

IL COMUNE-  L’associarsi dei deboli per iscuotere il giogo feudale, l’essere da comune giustizia abbracciati nobili e liberi, staccarsi dalla gleba e risorger liberi della persona, degli averi e della volontà, ecco la rivoluzione sociale cui ora (rif. al 1109) assistiamo.

 

GIUSEPPE SIMONCINI- MARA GIOVINE SCAVUZZO- “ALBENGA DI UN TEMPO”

            E’ di fiaba l’anima segreta di questa terra. Genera fiori e frutti non appena

            le mani la sfiorano (Mara).

Dove si possa/andar col pensiero/solo guardando/un arco in pietra,/un po’ d’intonaco,/ qualche mattone (Angelo Gastaldi).

 

COSTITUZIONE  DELLA  REPUBBLICA  ITALIANA-

“ARTICOLO 3”

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali.  …

ARTICOLO 4”

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.  …

“ARTICOLO 5”

La Repubblica, UNA E INDIVISIBILE, riconosce e promuove le autonomie locali… adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.

“ARTICOLO 8”

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.  …

ARTICOLO 12”

La bandiera della Repubblica è IL TRICOLORE ITALIANO: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

 

                                                                                                BELLAMIGO

19 febbraio2012

 

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