Albenga: Santa Lucia

 Albenga: la Santa Lucia della comunità siciliana in festa
A Gazzo d’Arroscia la confraternita ingauna ‘buona forchetta’

Albenga: la Santa Lucia della comunità siciliana in festa
A Gazzo d’Arroscia la confraternita ingauna ‘buona forchetta’

Albenga – Le due facce di Santa Lucia. Quella ufficiale, raccontata dalle generose cronache cittadine. Quella ‘riservata’, si fa per dire, che non è attratta, coinvolta, interessata ai festeggiamenti della comunità meridionale ingauna.

E se nella ‘città delle torri’  si sono susseguite manifestazioni di folla, fuochi d’artificio, solenne processione e cerimonia religiosa, senza rinunciare alle tipiche lenticchie offerte a tutti, a qualche chilometro di distanza altri albenganesi doc, diciamo pure illustri e facoltosi, hanno festeggiato, a tavola, lontano dalla comunità sicula concittadina.

 

 

Non erano presenti quando monsignor Giorgio Brancaleoni, alle 12 in punto,  ha impartito la benedizione, la distribuzione del pane e la ‘Maschiata in onore di Santa Lucia” – botti tradizionali sparati in segno di festa.  Nel pomeriggio il canto solenne dei Vespri sacri, la processione, la banda Giuseppe Verdi. Tutti i sindaci invitati con fascia tricolore: Albenga, Marianopoli, Mussomeli, Resuttano, Santa Caterina Villarmosa, Valledelmo, Vallelunga Pratomeno, Villalba, i savonesi Alassio, Andora, Balestrino, Borghetto S. Spirito, Ceriale, Laigueglia, Loano, Ortovero, Pietra Ligure, Vendone, Villanova d’Albenga.

Lo spettacolo pirotecnico dei Castiddi di Fuucu, poi rinfresco, buffet, sorteggi di biglietti vincenti della lotteria.

Il proprietario della trattoria 

Invece a Gazzo d’Arroscia (frazione di Borghetto d’Arroscia) altri albenganesi si sono ritrovati alla nota Baita, consigliata anche dalla prestigiosa guida Michelin (vedi una foto dilettantesca e poco nitida della tavola parziale a fondo pagina); un’antica trattoria, oggi anche azienda agricola di ottima qualità. Una quindicina i commensali albenganesi – soprattutto coppie – che si sono ritrovati per festeggiare la loro “Santa Lucia” degustando i gustosi piatti dello chef (nelle foto).

 Menù:  vitello tonnato crudo, ‘testa in cassetta’ con carciofi di Albenga, frittura di funghi barbexin con il lardo di Angiolino, “preve” classico cavolo verza ripieno su passata di pomodori zatterini e salciccia di Pieve di Teco, cotechinio, giardiniera e fonduta della Valle Arroscia, raviolini ripieni, bietole e voragine, maggiorana, ortiche all’olio taggiasco e parmigiano reggiano di montagna, infine polenta mantecata con brusso di Castelmagno, porchetta cotta allo spiego a legna, e come dessert le sfoglie di San Benedetto.

Per chi non era sazio, lumache al Pigato e timo.

Ad Albenga folla ed autorità. A Gazzo gli amici della confraternità della buona tavola. Auguri a tutti! 

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