Alassio, il bilancio dell’amministrazione Canepa

Alassio, presentato il bilancio di fine mandato dell’amministrazione Canepa

Alassio, presentato il bilancio di fine
mandato dell’amministrazione Canepa

“Il nostro mandato è stato contraddistinto da trasparenza e correttezza. Abbiamo lavorato molto per il futuro della nostra città ed il bilancio finale vuole essere una base da cui ripartire senza dubbio in condizioni migliori di quelle che abbiamo trovato”, ha dichiarato con orgoglio il sindaco di Alassio Enzo Canepa durante la presentazione del bilancio di fine mandato e nell’elencare le cose fatte, più volte rimarca infatti la differenza tra la situazione attuale e quella lasciata dai suoi predecessori.


Il primo cittadino ha tracciato il bilancio delle cose fatte in occasione di una “giornata della trasparenza” in cui erano presenti tutti i membri della giunta più altri amministratori del territorio pronti a “combattere” per lui alle elezioni: Luigi Pignocca, sindaco di Loano presente anche in veste di vicepresidente Anci, Eraldo Ciangherotti, Roberto Sasso del Verme, Piera Olivieri, Rocco Invernizzi, il sindaco di Garlenda Silvia Pittoli, il vicesindaco di Zuccarello Luca Gardella, Santiago Vacca e diversi rappresentati di altre liste.


Sul banco degli imputati finiscono le amministrazioni precedenti. “Siamo entrati in un contesto molto, molto difficile”, ricorda Enzo Canepa, “ e quando io e  gli altri candidati sindaci ci siamo presentati dal commissario prefettizio che all’epoca gestiva la città, l’ufficio segreteria ci disse che il vincitore si sarebbe trovato “un casino mostruoso”. Questo è stato il benvenuto che hanno dato a tutti noi”.


E da quel “casino”, rivendica Canepa, la sua amministrazione è riemersa ponendo le basi per un futuro amministrativo decisamente più sereno. “Sono tante le cose che dovremmo ricordare, fare una classifica mi sembra riduttivo”, spiega, “ e indubbiamente le cose che credo rappresenteranno davvero un punto di partenza incredibile sono la realizzazione del rotostacciatore, la riapertura di via Julia Augusta, i progetti avviati del nuovo plesso scolastico, la rivisitazione del borgo del mattatoio, la Fenarina, che Alassio attendeva da 30 anni senza dimenticare il parcheggio di via Moglio, il molo, l’apertura dello stadio e del ricovero per anziani. Le cose che abbiamo realizzato sono tantissime, e penso che domani se ne potranno realizzare molte di più. In questi anni abbiamo configurato una situazione per cui ora lavorare su Alassio sarà molto meno problematico di quanto lo è stato per noi anche se non dobbiamo dimenticare purtroppo che la spada di Damocle dei contenziosi penalizzerà gli anni futuri di questa amministrazione e della città”.


A chi gli chiede se c’è qualcosa che non rifarebbe, Canepa replica che non si pente di nulla, nemmeno della ormai famigerata “ordinanza anti migranti”. “La rifarei, perché in quel contesto è stata fondamentale”, afferma senza ombra di dubbio, “e venne definita ordinanza anti migranti’ anche se non era tale essendo un’ordinanza a tutela dei cittadini e dei migranti stessi. Non dimentichiamo che la richiesta che noi avevamo fatto di istituire un certificato sanitario oggi viene conseguita dalla provincia di Savona ed ora i migranti vengono sottoposti a una visita, a differenza di prima che ciò non accadeva. Venerdì mi è arrivata la sentenza e a breve incontrerò il mio legale per studiare le mosse per l’appello”.


“Per il prossimo eventuale mandato sono pronto a riconfermare quasi nella sua totalità le stesse persone che mi hanno affiancato nella mia prima avventura da sindaco e molto probabilmente ci saranno quasi tutte, a parte una, per ragioni di età e perché sente di aver raggiunto i suoi obiettivi. E poi apriremo ai giovani, nuove leve che porteranno entusiasmo anche se a noi non manca”, conclude il primo cittadino Enzo Canepa.

 

SELENA BORGNA   


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