Adozioni

IL VOLTO DELLA MEMORIA
Settantasettesima parte
ADOZIONI

IL VOLTO DELLA MEMORIA
Settantasettesima parte

In data 17 maggio 2016, è comparsa, sul Quotidiano Nazionale LA STAMPA questa sconvolgente NOTIZIE:

SONO STATI 1.072 I BAMBINI ADOTTATI IN ITALIA NEL 2014
A FRONTE DI 9.657 RICHIESTE DI ADOTTABILITÀ

 Due mesi prima (ed esattamente in data 14 Marzo 2016), il Quotidiano nazionale IL SECOLO XIX  aveva pubblicato, a firma di FRANCESCO MAESANO, UN’INTERVISTA al MINISTRO ENRICO COSTA così intitolata:

“MENO PROCEDURE, PIÙ AIUTI.
ADOZIONI, LA LEGGE VA CAMBIATA”

Di fronte a queste notizie (che continuiamo a definire DRAMMATICHE SCONVOLGENTI, perché vengono ad interessare il TEMA DELL’ADOZIONE ed, attraverso essa, IL DRAMMA DI MIGLIAIA DI BAMBINE E BAMBINI POVERI INDIFESI), abbiamo sentito il dovere di rivolgerci al VOLTO DELLA MEMORIA di ALDO PASTORE, ben sapendo che, da molti anni, si interessa di questo TEMA.

 ALDO, riservandosi un brevissimo commento finale, ci ha consegnato UN SUO ARTICOLO, datato 20 FEBBRAIO 2008, così intitolato:

LE ADOZIONI

– L’ adozione è un atto giuridico di eccezionale rilievo, rivolto a donare ad un bimbo l’ AMORE, vale a dire il sentimento più alto e più nobile che l’animo umano possa rivolgere agli altri esseri viventi. Ma, nel Concetto di Adozione è incluso, anche, il Diritto di ogni bambino di avere una Famiglia; questo Diritto si collega, inoltre, ad una importante Affermazione di Principio, che posso così sintetizzare:

“NON E’ SOLTANTO IL CONCEPIMENTO A DETERMINARE IL RAPPORTO GENITORE – FIGLIO, MA E’, SOPRATTUTTO, IL VIVERE INSIEME IN UNA   CRESCENTE CONDIVISIONE, DALLA QUALE NASCE L’INDISSOLUBILE VINCOLO DI FILIAZIONE”.

Tale affermazione, sottintesa anche nell’ADOZIONE IN AMBITO NAZIONALE, assume un valore ancora più profondo, allorquando veniamo a parlare di ACCETTAZIONE ED APPARTENENZA AL NUCLEO FAMILIARE DI BIMBI PROVENIENTI DA ALTRI LUOGHI e, quindi, con notevoli differenze etniche e culturali, rispetto alle nostre.

L’ ADOZIONE INTERNAZIONALE è, dunque, l’affermazione della convinzione, da parte dei potenziali genitori, che indipendentemente dalle origini, dalla storia, dal colore della pelle, tutti  i bambini sono eguali ed hanno lo stesso diritto di essere amati.

In questo contesto, l’Adozione, attraverso la creazione di un degno supporto familiare, diventa, di conseguenza, uno straordinario strumento per contribuire a combattere e vincere la SOLITUDINE o la MISERIA MINORILE.

– In effetti, ogni qualvolta noi veniamo a parlare di Adozione, ritornano alla mia mente, le Parole pronunciate, qualche anno fa, su questo argomento, da Mario Fortini (Direttore di “Specchio”), Parole che desidero riproporre alla cortese attenzione dei nostri lettori:

” In Africa, 48 Milioni di bambini hanno perso entrambi i genitori e la loro speranza di vita è appesa ad un filo.

Molti moriranno di AIDS, o di fame, o di malaria; non vedranno mai l’aula di una scuola; semmai finiranno inquadrati in qualche esercito di “liberazione”.

Dunque, chiunque riesca a strapparne uno da quell’ inferno è un benefattore, qualunque sia il suo nome.”

Ma, sarebbe un grave errore rivolgere la nostra attenzione verso la Solitudine e la Miseria Minorile, pensando unicamente al Continente Africano.

Le statistiche più recenti indicano che la Richiesta per Adozioni Internazionali è, ad esempio, molto alta anche per bimbi provenienti dall’Ucraina, dalla Federazione Russa, dalla Colombia, e dal Brasile.


Infine, non è da sottovalutare o peggio, da tenere nel segreto delle nostre statistiche, l’incidenza dell’ABBANDONO MINORILE anche nella nostra Italia, quando si penso che, alla fine dell’Anno 2006, potevamo ancora riscontrare i seguenti dati:

ORFANATROFI 144  MINORI OSPITATI 1.700

CASE FAMIGLIA, COMUNITA’ 2100MINORI OSPITATI 15.000

– MINORI IN AFFIDO FAMILIARE  12.500

(FONTE: ISTITUTO DEGLI INNOCENTI – FIRENZE)

– Occorre sottolineare che la risposta delle Famiglie Italiane a questa drammatica situazione di Sofferenza Minorile è stata di notevole rilievo; infatti, negli ultimi Due Decenni, il NUMERO DELLE RICHIESTE DI ADOZIONE è andato progressivamente crescendo; in effetti, nel periodo intercorrente tra il Novembre 2000 ed il Dicembre 2004, si sono verificate 10.538 autorizzazioni all’ ingresso in Italia di bambini adottati.

La risposta della Liguria non è stata certamente inferiore, quando si pensi che le richieste di adozione, rivolte al Tribunale dei Minori, sono, ogni anno, circa 2500 – 3000.

– Di fronte a questi dati, indubbiamente positivi, occorre, però, doverosamente evidenziare che i ritmi temporali per l’ Autorizzazione all’Adozione sono incredibilmente lenti; in Liguria ad esempio, il Tempo necessario per ottenere il Decreto di Idoneità all’ Adozione si aggira tra i 14 ed i 15 Mesi (quando, invece, la Legislazione attuale fissa questo termine entro i 6 Mesi) e, soprattutto il Periodo necessario per ottenere in Adozione un bambino straniero si prolunga da Pochi Mesi a Due Anni ed, addirittura, per ottenere in Adozione un  bambino italiano, occorre raggiungere la veneranda progressione temporale di 4 – 5 anni

Ma, a mio modo di vedere, le CAUSE di questi Tempi Lunghi non risiedono tanto nella carenza o nella inadeguatezza delle norme legislative attualmente vigenti, quanto, invece, nella loro inadeguata ed insufficiente attuazione, specie in sede regionale o locale. In Italia, infatti, si sono succedute, su questa materia alcune leggi di rilevante interesse, dalla legge 184 del 1983 alla più

recente legge del 1998 (che ha introdotto, nel proprio testo, la normativa della Convenzione Internazionale dell’ Aja ed a istituito la Commissione per le Adozioni Internazionali) sino a giungere all’ Ordinanza 347 del 27-7- 2005 della Corte Costituzionale (che, tra altre norme, ha introdotto, nella  legislazione che regola l’ Adozione Internazionale la DEROGA, già presente in caso di Adozione Nazionale, che legittima la richiesta di Adozione anche da parte dei Single, per cui il Matrimonio non è più requisito fondamentale per l’ Adozione).


Va, per altro, tenuto conto che la procedura attuativa per giungere alla conclusione dell’Adozione deve essere, per la sua complessità, necessariamente lunga; la necessità di questi Tempi Lunghi discende non soltanto dal dovere di rispettare le Leggi nazionale ed internazionali sulla materia, quanto, soprattutto, dall’ obbligo della futura tutela del bambino adottato.

E’ necessario, infatti, pensare non soltanto all’ evidente vantaggio del bimbo nell’ allontanamento da una condizione di povertà e degrado, ma anche, prestare attenzione ai problemi psico-affettivi, che conseguono all’ Adozione, in altri termini le famiglie adottive debbono essere in grado di affrontare la relazione con un minore che ha un’identità storica diversa dalla loro, un bambino che spesso si trova in una situazione di fragile equilibrio psichico, dovuto alle vicissitudini passate ed alla perdita della sua famiglia e storia di origine, con evidenti conseguenze nel processo di inserimento nel nuovo nucleo familiare.

Ma, ritornando ai temi dell’attuale legislazione nazionale, occorre avere sempre davanti a noi il concetto che tutte le leggi possono presentare dei difetti, delle inadeguatezze, dei ritardi culturali rispetto alle normative vigenti in altri Stati e che, per queste ragioni, vanno adeguate nel tempo e, soprattutto, rese conformi all’evoluzione scientifica ed alle regole etiche progressivamente instauratesi.

– Ma, come ho sottolineato poc’anzi, gli attuali ritardi nel settore dell’Adozione debbono considerarsi, prevalentemente, di natura attuativa e non già di natura legislativa.

Emblematico, in tal senso, è il caso della Liguria o, meglio, del Tribunale dei Minori della nostra Regione.

L’ inadeguata situazione, esistente in ambito Ligure, può essere così sintetizzata:

  • Esiste un UNICO TRIBUNALE MINORILE su tutto il Territorio Regionale. Al contrario esistono Regioni con Tre Tribunali Minorili ed altre Regioni, dove le Cancellerie, che si occupano delle Adozioni, sono Due.
  • Attrezzature e locali sono inadeguati; addirittura, non è possibile far lavorare più di uno o due giudici a tempo, perché non si hanno gli spazi sufficienti.
  • I mezzi informatici sono insufficienti e spesso, incorrono in durature disfunzioni.
  • Il personale è ridotto del 30 per Cento, rispetto all’ Organico previsto.
  • Di conseguenza: le Adozioni hanno assunto la velocità tipica della lumaca (in media: 4 anni per adottare un bimbo).

 

Adriano Sansa (Presidente del Tribunale Minorile) e l’Associazione di Aspiranti Genitori “Batya” hanno denunciato gli organi d’ Informazione Locali, con dovizia di particolari, questa irreale e deprimente situazione.

Ben conoscendo la grande statura etica e professionale del Magistrato Sansa e lodando l’impegno profuso dall’ Associazione per una nuova cultura dell’Adozione, invito tutti i lettori di “Trucioli Savonesi” ad esprimere, assieme al sottoscritto, la più sentita solidarietà, affinché la complessiva situazione abbia da modificarsi nel più breve tempo possibile e nel superiore interesse della nostra collettività.

20 Febbraio 2008                  ALDO PASTORE


COMMENTO FINALE

Confermo, per intero quanto scritto nel 2008: GLI ATTUALI RITARDI, NEL SETTORE DELL’ADOZIONE, DEBBONO CONSIDERARSI, PREVALENTEMENTE, DI NATURA ATTUATIVA E NON GIÀ DI NATURA LEGISLATIVA.

 Se IL MINISTRO COSTA intravede difetti di natura legislativa provveda, nel più breve tempo possibile ed, in tal senso, gli invio auguri più sinceri e sentiti di proficuo lavoro.

Ma debbo ripetere quanto già scritto:

GLI ATTUALI RITARDI VANNO ADDEBITATI A CARENZA DI PERSONALE ED INADEGUATEZZA DELLE STRUTTURE OPERATIVE E DEBBO, PURTROPPO CONSTATARE CHE VI È STATO UN ULTERIORE PEGGIORAMENTO RISPETTO ALL’ANNO 2008.

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