A Loano e ad Albenga

 Il vice sindaco di Loano ha un bel caratterino, poi vedrai che finisce tutto lì   
                   DI  CENERE AI TRE MONTI
 E ad Albenga dopo l’Antonello sconfitto, premiano l’avvocato Vazio con la segreteria provinciale. E non sia mai detto che trattasi di sconfitta, ma vittoria

Il vice sindaco di Loano ha un bel caratterino, poi vedrai che finisce tutto lì   
         DI  CENERE AI TRE MONTI
E ad Albenga dopo l’Antonello sconfitto, premiano l’avvocato Vazio con la segreteria provinciale. E non sia mai detto che trattasi di sconfitta, ma vittoria

Francesco CENERE

 Addì 14 aprile di questo anno Domini 2010, ce ne stavamo intenti al loanese sol primaverile, sulla  nostra immeritata terrazza a mare, allorquando è sopraggiunto il  vetero compagno Pistarino con “Il Secolo XIX” in mano e il volto ilare.

  “Cosa ci trovi da ridere nelle notizie in corso? Non la leggi più l’Unità?”

Mīa chi, cronaca locale:  gh’è Cenere,vice-sindaco, che ô ciamma Tremonti ‘il signor Tremonti’!  ün amigo a-ô bar ô gh’ha faeto e rimme,in scie a linea de üna famosa poesia:

“Di Cenere ai Tre Monti

Il pulviscolo sale,

Soffiato dal  maestrale

Per fargliela  pagar!”

“ Alle solite, ma insomma , cosa c’è  di strano?”

    “Cômme? Ti no ô sâe ciü che quande  i politici se dixen ‘Signore’ (sensa mancô parlâ de tütti i titôli che ô l’a ô Ministro: Dottore, Onorevole, Presidente – següô che   ô l’è presidente de quarcosa) i s’eûne offende?Ti nô t’arregordi quande  gh’emmô dâeto dô ‘Signore’ a Nenni?”

     “Ma che cosa c’entra  quello era  perché si passava da ‘Compagno’- di lotta e comunanza politica-  a ‘Signore’- termine borghese-, c’è una bella differenza.”

     “Niente vero, non c’è nessuna differenza. Lôiātri ,següo, i nô se ciamman ‘Compagno’ ,però daghe dô ‘Signore’ sensa mancô ‘Onorevole ô l’ha ô mēximo scopo de offende, politicamente, s’intende. Cômme dī: ti nô sei ciü da me parrocchia.”

     “Lo sai che il nostro vicesindaco ha un bel caratterino, poi vedrai che finisce tutto lì.”

      “Certo che finisce, finisce che a nô gh’emmo ciü ün cittô e nô poremmô mancô arrollâ e vigilesse pe’  a stâe, cômme l’anno scorso. Mīa  che foto, tütte belle in carne.

Dixe ô Cenere che emmô sette mliôi de euro blocchē alla  Banca d’Italia. Con tütti i berleghisti aô cômandô, nô capisciô cosse i spâeta a pigiase anche a Banca d’Italia,magari fandône üna dô Nord che a cappô pôene mettighe ô figiô de Bossi che ô ghe pensa lē a sistemā Tremonti .Atrô che ‘patto di stabilità’.”


Franco Vazio

“Lascia perdere, Pista, sono tutti della Lega, non vorrai mica che si diano contro l’un l’altro.”

     “Si, invece, perché ciaschedün o mīa  a so pignatta e di ātri se ne sbatte l’orsa. Ti è vistô che anche inte ô PD ghe a tendensa separatista- federalista?”

     “Ma no ,questa linea non passa.”

      “Tempo al tempo, ti vegghiâe che pe’ fa concorrensa ai berleghisti quarchedün che ô vôeu dividde e strasse ô vegne fôeua.”

“Sarebbe un bel guaio rincorrere l’avversario sul terreno da lui scelto e gettare a mare la tradizione unitaria della grande sinistra.”

      “ Ma quale grande e grande , illuxiôi. A semmô int’ a bratta. Ti nô i senti parlâ?

‘Territorio,gente,federalismo …’ tutte le  berleghinate le  sposano anche loro, così ci sbatteranno il muro sopra  e tanti saluti.”

     Che abbia  ragione Pistarino? Abbiamo spesso notato che i berleghisti premiano quelli che hanno dato forfait, che hanno perso un’elezione o si sono distinti in altri fatti negativi, nominandoli in Enti di parastato, o assegnandogli un Sottosegretariato, una Presidenza e simili, suscitando così le giuste critiche degli avversari politici.

      Or avviene che ad Albenga il centro sinistra abbia subito una severa sconfitta,  perdendo il Comune caduto in preda a berleghisti con sindachessa da coprifuoco. Invece di mandare i responsabili a Caragna per un periodo di meritato esilio meditativo , si parla di dare all’avvocato Vazio la segreteria provinciale del Partito. Egli se ne sta sulle sue, vedrà le condizioni . Ma come ? reduce dalla sconfitta di Albenga di cui è uno dei maggiori protagonisti, detta  condizioni per  una sua promozione nel Partito?

      Non ci siamo.

 Il cambiamento delle classi dirigenti decadute non si vede. Si vede il contrario. Il solito anonimo dantista, ci ha mandato le seguenti oscure terzine: 

“Dall’Antonello pallido e sconfitto

Vazio si stacca e, con l’occhione fiso,

mira alla valle del Letimbro, fritto

sul macerato  corpo d’Alba. Irriso,

dalla padana ciurma il Centa afflitto,

corre reietto al mar l’ingauno inviso.”

        

                                                          BELLAMIGO

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