![]() versione stampabile La Spagna, gli alberghi, le camere da 15mq I piani regolatori, le nostre disgrazie di Guido Luccini |
![]() Guido Luccini | I nostri politici quando affrontano il problema occupazionale promettono “investimenti”sempre provenienti dal danaro pubblico. La mia proposta
consiste nell'aprire un mercato chiuso da sempre alle grandi compagnie di Gestione – Alberghiera che funzionando con capitali privati apporterebbero lavoro e occupazione a costo zero. Se qualche politico avesse altre alternative di investimenti privati, sarebbe questo il momento favorevole per esternarle anche a noi. |
La Spagna Il tessuto economico Spagnolo non ha, a quanto mi risulta per ora, bisogno di badanti extracomunitarie; i suoi giovani si adattano ad eseguire lavori usuranti in quanto vengono loro retribuiti in base all'usura stessa ; non costruisce navi da Crociera, ma costruisce alberghi e li gestisce in modo egregio, favorito anche dalla loro mole ed attualità . Da questo deriva : Un pauroso investimento di capitali esteri importati da stranieri attirati da servizi di ogni genere eseguiti a completamento di questi alberghi che, dotati di una concentrazione di servizi ottimizzati e relativi allo sport, al divertimento, alla cucina, alla salute, alla cultura, alla sicurezza,da decenni costituiscono il collante induttivo per vivere a fianco di questi complessi “Hoteleri” in ville o in condomini, assolutamente motivati dal funzionamento di questi alberghi, ben presto diventati, “catene Hotelere”. A New York il taglio minimo residenziale per due persone è di mq. 12,00. In Spagna il taglio minimo residenziale per due persone è di mq. 15,00. In Italia due persone per ottenere la residenza necessitano di mq. 38,00 e, questo pauroso, ingiustificato limite trasferito in campo progettativo - Alberghiero rappresenta la prima delle ragioni delle nostre disgrazie in campo turistico. |
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L' Italia : e l'unica proposta politico – economica a cui dovrebbero mirare i nostri politici. Proposta a cui aderirebbe immediatamente l'investimento privato che è la sola speranza che ci rimane, infatti il lavoro non si può creare sperando negli investimenti dei Comuni o delle Regioni o dello Stato o della Comunità Europea. L'asse portante di una sana economia per noi è il solo prodotto degli investimenti privati poiché, non avendo né petrolio nè miniere di alcun tipo, non ci resta altro se non il TURISMO, e verificate se volete ove i nostri ragazzi agognano recarsi per trovare lavoro : in Paesi essenzialmente TURISTICI visto che in casa loro ciò è impossibile! Il nostro tessuto economico nonostante milioni di famiglie siano al di sotto del livello di povertà, pare abbia assoluto bisogno di badanti che guadagnano più di un metalmeccanico, certi nostri politici sostengono tutt'ora che i nostri figli non si adattano a lavori usuranti,( e nessuno spiega il motivo per cui tutti quanti se ne vogliono andare dall'Italia), che abbiamo tutt' ora urgenza di mano d'opera a basso livello (ma sopratutto a bassi costi) da affiancare ai 5 000 000 di stranieri nullatenenti (che non si sa bene come campino e dove dirottino i danari che qui guadagnano). Finanziamo inoltre, con danaro dello Stato, costosissime navi da Crociera che oltre a non produrre il becco di un quattrino ci porteranno in rovina alla stregua dell' Alitalia, e dovremmo credere che un diverso sistema di tassazione e l'assoluta ricerca di evasori fiscali risolverebbe i nostri problemi. Chi lo afferma evidentemente non conosce né il Turismo né il suo indotto poiché : Un albergo costruito in Italia , paese ambito da tutto il mondo turistico - economico, diverrebbe la naturale premessa per un insediamento collaterale e definitivo di persone straniere, come minimo autosufficienti. Questa è la ricchezza di base della Spagna, della Grecia, del Portogallo e, posso garantire, per esperienza diretta, che per assicurare i servizi necessari a queste nuove comunità turistico - residenziali non occorre alcuna manovalanza del tipo da noi ultimamente importato. Lo sviluppo del sistema Alberghiero ottenuto in Spagna in Grecia ed in Portogallo, tanto per rimanere in Europa, si basa su di una semplice condizione : l'albergo si costruisce se si vende prima di costruirlo; lo si progetta, se ne vendono tutte le camere una ad una in regime di Aparthotel , garantendo una congrua rendita agli acquirenti , dopo di che lo si costruisce. Non occorrono finanziamenti Statali, né investimenti collaterali, l'investimento - Turistico è ormai internazionalmente riconosciuto come l'investimento più sicuro e redditizio, ed a noi basterebbe una : Legge che consenta di frazionare e vendere le camere d'albergo quali Aparthotel, ed una che riconosca l'albergo quale “INSEDIAMENTO PRODUTTIVO”. Tali insediamenti dovrebbero quindi essere approvabili in VARIANTE a tutti i livelli urbanistici, come è avvenuto per tutte le nostre ex “INDUSTRIE METALMECCANICHE e CHIMICHE” e come avviene quotidianamente sulle loro “MACERIE” ove si costruiscono allegramente insensate, abitazioni residenziali . Quando nel lontano 1974 progettavo con il miei più cari amici arch. Marcello Fusconi e Giuliano Beri strutture alberghiere in Spagna, commercialmente ci venivano imposte dai Tour-operators, superfici “Hotelere” di 40 - 50 mq. per l'acquirente Statunitense; e 15 – 20 mq. per quello Svedese ; oggi anche in Spagna come in Italia tutti coloro che hanno inteso prendere la residenza nelle strutture alberghiere di 40 -50 mq., enucleando così tali porzioni dalla stessa conduzione – produttiva – alberghiera, sono inquisite dalla Magistratura esattamente come avviene da noi per Residence, Aparthotel, R.T.A. e C.A.V. tutti di 38 mq. e oltre. E' necessario ed assolutamente importante per intendere ciò che sta accadendo rapportarsi tecnicamente ed attentamente alle misure delle porzioni alberghiero - turistiche in vendita in Italia : nel nostro Paese abbiamo trasformato, l'alberghiero esistente in pezzature che , per essere vendibili, dovevano come minimo misurare 38,00 metri quadri, abbiamo pure costruito gli alberghi nuovi ( sempre per poterne far risultare vendibili le singole pezzature ) in Residence. Aparthotel, R.T.A. o C.A.V. sempre di 38,00 metri quadri. Abbiamo si, anche costruito alberghi (vedi il Motel ex Agip in Savona) aventi pezzature di 15,00 metri quadri, ma non vendibili, se non cedendo in un unico contesto, l'insieme dell'intera struttura Alberghiera. Ci ritroviamo quindi con l'Italia colma di queste strutture ricettive ripeto, di dimensioni esagerate, fuori mercato e prive di tutti i servizi essenziali per la conduzione alberghiera stessa, vedi l'esempio eclatante dei Residence del Merello di Bergeggi ove regna l'assoluto deserto dei servizi minimi e necessari ad una conduzione alberghiera. E si badi bene che il Merello era stato, con la Conferenza dei Servizi degli anni '90 in Variante al P.R.I.S., classificato ZONA T1 a denominazione quindi, strettamente vincolata all' Alberghiero. Gli Alberghi costruiti sulle rive dell'Adriatico sono stati finanziati a suo tempo dallo Stato Italiano per il 50% del loro costo, e, si può verificare facilmente che questo non è mai accaduto in nessun Paese a sistema democratico ove la natura offra il sole , il mare, ed il terreno ove edificare. Smettiamo una buona volta l'uso indiscriminato dei finanziamenti Statali e dedichiamoci a produzioni confacenti alle nostre naturali predisposizioni, consentendo ai privati, con poche ma appropriate Leggi di sviluppare ciò che nelle altre Nazioni è consentito e permesso da sempre. Guido Luccini& Savona 19/02/2009
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