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La “I&C” di Romano Strizioli era arrivata a realizzare 15 pubblicazioni locali

Ha chiuso la “fabbrica di giornali”

Vent’anni di cronaca e di storia

Operava da Sanremo a Savona, con sede ad Albenga. Tra i clienti Comuni, enti, cooperative “no profit”, associazioni di categoria. Resta attivo “ponente notizie”

 

di Luciano Corrado



Romano Strizioli
Albenga – Ha chiuso la “fabbrica di giornali”. Così l’aveva definita “Liguria”, mensile genovese che gli aveva dedicato un ampio servizio, <meravigliato da un’attività tanto viva e straordinaria>. Si è fermata con il nuovo anno. Aveva sede in via Genova 96, all’ombra del centro storico di Albenga. Il nome societario era racchiuso nella sigla “I&C”, ovvero Ideazione & Comunicazione. Svolgeva molte funzioni: agenzia di stampa locale, piccola casa editrice, consulenze e promozioni aziendali.

Operava per i Comuni delle province di Savona e Imperia,  la Camera di Commercio, nell’equo solidale del “no profit”, per enti ed associazioni di categoria, per imprenditori privati, fino a “press-agent” di candidati alla politica, aspiranti a seggi in Regione.

Una sas (società in accomandita semplice) con socio accomandatario Romano Strizioli che compirà 72 anni il 9 febbraio, iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti della Liguria dal 27 gennaio 1967. Il “decano” del ponente, “maestro” di tanti colleghi, alcuni dei quali per fortuna o merito hanno fatto carriera.

Strizioli figura di giornalista di provincia controversa e popolare. Discusso ed apprezzato. Da una parte lavorava per enti pubblici e privati (ufficialmente dietro compenso, con tanto di fatturazione) dall’altra svolgeva informazione su giornali “indipendenti”. Inizio con La Gazzetta del Popolo, Il Secolo XIX e per ultimo La Stampa, di cui è apprezzato collaboratore e memoria storica dell’albenganese.

Romano Strizioli, tra i promotori dei primi settimanali d’informazione locale, come Il Risveglio (con Moraca), La Settimana Ligure (coofondatore con Gilberto Costanza e Aldo Dompè), la Nuova Liguria (con Corrado e Sgarlata).

Strizioli primo giornalista-pubblicista (direttore responsabile di diverse pubblicazioni, anche per gli albergatori) che inaugurò l’avvento degli uffici stampa. Esordì all’Azienda Autonoma di Soggiorno di Alassio (quando la città viveva le stagioni d’oro), quando Alassio faceva notizia, spesso con meravigliose fotonotizie (foto Aldo-Ansa), sui giornali italiani e d’Europa. A volte con la sorpresa del “giro del mondo” sulle agenzie di stampa internazionali.

Strizioli stretto collaboratore del presidente, ingegner Giancarlo Garassino, un “tecnico del turismo”, di fede democristiana della sinistra idealista, che lo volle nel primo ufficio stampa della storia savonese. E fu un successo, perché quell’ufficio era diventato  punto di incontro, “tappa obbligata” di tutti gli inviati speciali, italiani e stranieri, quando dovevano scrivere servizi dalla Riviera ligure. Un formidabile ritorno d’immagine per Alassio che all’epoca (anni ’70) era davvero “regina”, subalterna soltanto a Sanremo. A guastarla turisticamente, ad iniziare dalla sua struttura alberghiera-ricettiva di tradizione famigliare, ha pensato “mattone selvaggio”, lo scardinamento politico-morale-economico favorito da ingenti profitti (per pochi), con attori trasversali. E una sapiente strategia del consenso.

Romano Strizioli, ispiratore intelligente, preparato, colto ed ascoltato, soprattutto nell’area di sinistra. Valga per esempio il mensile politico, economico del Savonese, Società&Lavoro” (primi anni ’80), in vendita a mille lire, dove Strizioli figurava  nel Comitato di Redazione  (nei giornali è invece l’organismo sindacale interno dei giornalisti), in quel caso era il “gruppo editoriale” formato da Giancarlo Berruti, Carlo Ruggeri (oggi assessore regionale ed ex sindaco di Savona), Strizioli appunto, Massimo Zunino (assessore comunale a Savona ed attuale parlamentare). Della redazione facevano parte: Baracco, Corso, Giusto, Moretti, A. Ricci, Tortarolo (è stato sindaco di Savona) e Traverso.

Una “fede di sinistra”, pragmatica, che fu al centro di un’esperienza di assessore in una giunta comunale di Albenga, dove il “politico-amministratore Strizioli conobbe i primi dispiaceri nella veste di inquisito, poi scagionato, ma con gli inevitabili strascichi e per mesi sotto i riflettori impietosi della cronaca locale. 

 Andato in pensione dall’azienda di soggiorno ha profuso grande impegno, compreso l’investimento economico, nell’espansione editoriale della creatura-gioiello “I&C”, trasformata in palestra per giovani di entrambi i sessi con aspirazione al giornalismo vero. Una professione da gavetta vera, inesorabile, spesso ingrata, deludente. Oppure di soddisfazioni umane, morali, economiche per pochi fortunati.

Ma non è questo il momento per fare l’elenco dei colleghi, alcune firme compaiono oggi sui quotidiani locali, come Silvia Andreetto (Il Secolo XIX) e da ultimo la “rivelazione”, Angelo Fresia (La Stampa). Bravi, ammirevoli, per impegno e serietà.

 <Comunicare in modo corretto e professionale – è l’esordio che si legge nel materiale promozionale dell’azienda Strizioli è una delle esigenze di una società civile avanzata… per garantire flussi di notizie  nei modi e nei tempi corretti, l’intervento di agenzie di stampa, come  I&C, specializzata nel mondo del giornalismo locale, assume un’importanza strategica per enti pubblici, società e cooperative. …azienda che ha una particolare conoscenza del comprensorio albenganese e alassino….la sua professionalità e la sua affidabilità sono ormai note…Nel rapporto fra servizio e risultati ottenuti, da una parte, e messaggi sui mass-media, dall’altra i prezzi praticati dalla I&C costituiscono una giusta remunerazione>. E concludeva: <Per impostare e risolvere problemi legati all’immagine ed alla comunicazione, rivolgetevi alla I&C che, tramite un primo contratto preliminare, è in grado di fornire le soluzioni necessarie a costi contenuti>.

Strizioli papà aveva rivolto molte speranze sul figlio Marco (è stato collaboratore del ponente per Repubblica), ma i figli non sono mai fotocopie. Il giovane agli esordi aveva seguito un Master a Milano sul giornalismo “no-profit”, collaborato con il Centro di solidarietà L’Ancora di Sanremo, Cooperativa che aiuta i ragazzi disagiati.

 <L’agenzia – era ancora scritto nelle pagine di presentazione di I&Csi occupa di garantire promozione anche alla Confcooperative di Imperia e al Consorzio Il Seme di Sanremo. Ha un proprio sito Internet www.edizionistrizioli.it dove si scaricano tutti i suoi giornalini. Inoltre sta realizzando un nuovo portale, www.ponentenews.it, l’unico mezzo di informazione virtuale locale che darà le notizie in tempo reale, cioè prima dei quotidiani>.

Uno sforzo che il giornalista-piccolo editore Romano Strizioli, senza la sua infinita passione, avrebbe potuto lasciare ad altri, sicuramente il suo orizzonte era Marco. Tanto che nel periodo di maggiore espansione, produttività editoriale, scriveva <Vogliamo ricordare che attualmente Ideazione e Comunicazione realizza 15 giornalini locali per un totale di oltre 60 edizioni annuali, con circa 70 mila copie complessive prodotte nell’arco di 12 mesi. Inoltre cura una decina di uffici stampa, le impaginazioni e le stampe di depliant, locandine, libri>.

Tra le pubblicazioni maggiormente apprezzate, riuscite, soprattutto per il suo valore di archivio storico, l’approfondimento, c’è la pubblicazione L’Almanacco- Annuario.

E ancora, il RistorGuida della Provincia di Savona dove venivano raccolti gratuitamente tutti i locali, ristoranti-pizzerie, con nomi dei titolari, prezzo, giorno di chiusura, orari. E poi, Ceriale notizie, Verde e Azzurro, Vivi e conosci Cisano, Ortovero, Spotorno,Obiettivo Locale”, “4 piccoleruote”, “Cespim”, La Rivista, La Nostra Diano, Savona Economica (Camera di Commercio), U Garlendin, Notiziario comunale di Noli, l’Avis ingauna. 

Le problematiche di questa realtà giornalistica – dimentichiamo per un momento i canoni professionali ed etici sul fronte del conflitto di interessi -   erano già state al centro di un ampio servizio giornalistico che Il Secolo XIX aveva dedicato, il 17 aprile 1999 (vedi….), dieci anni fa. L’obiettivo, far emergere la scelta dei Comuni che amministrano il denaro del cittadino-contribuente di “farsi promozione pagata”, ignorando che l’informazione indipendente di questa provincia è ampiamente servita dai quotidiani, dalle radio locali. Oggi anche dalla televisione pubblica e privata.

Era proprio necessario spendere, con priorità rispetto ad altre esigenze primarie, denaro dei contribuenti per  stampare giornalini “celebrativi” sull’operato del sindaco, degli assessori? E’ stata una gara in quasi tutti i Comuni che da una parte lamentano sempre esigenze di bilancio, aumentano imposte e balzelli, dall’altra investono soldi  della comunità per “promuovere il potere, il potente di turno>. Trasformando la categoria del giornalista in “giullare”, vincolandolo al tornaconto ad personam. Io ti pago e scrivi ciò che mi torna utile. Altrimenti…

Diverso il discorso degli uffici stampa, laddove si presenti la necessità obiettiva, come accade nelle grandi aziende private.

L’esperienza, la cultura, l’impegno di Romano Strizioli resta riversato all’ultima creatura, l’ultimo nato, il portale “ponente notizie” che in redazione si avvale di Arianna Pinto, Angelo Fresia, Romano Strizioli e Gianluca Sardillo.

E’ prematuro sapere se il glorioso capitolo (con i pro e i contro) di “Ideazione & Comunicazione” si esaurirà o rinascerà sotto altre spoglie. Con nuovi protagonisti. Certamente è impossibile fare giornalismo imprenditoriale senza proventi e “compromessi” economici. Senza la pubblicità. L’editore di turno, grande e piccolo che sia. ha interessi legittimi da tutelare, difendere dalla concorrenza, dai possibili rivali. Far quadrare i bilanci, produrre utili. Stare sul mercato.

L’informazione davvero libera, senza vincoli, senza padrini, resta una rara e difficile esperienza anche in questa terra ligure. I “blog” rappresentano un’alternativa? E’ troppo presto per dire se resisteranno alle onde d’urto di un “partitismo esasperato” che male accetta e sopporta la cronaca senza veli e senza riverenze.

Non è questione di opinioni libere che non mancano, ma di raccontare ai cittadini savonesi, imperiesi, ciò che accade in tutte le stanze del potere istituzionale e nei palazzi della politica. Esercitare quel controllo che le democrazie compiute affidano alla libera stampa. Descrivere verità spesso scomode, andare a fondo delle notizie, senza essere troppo notai e spettatori.

La partigianeria giornalistica non paga, la crisi dei lettori di giornali (soprattutto in Italia) e la scoperta, il successo dei “blog” non sono casuali. Non è un virus passeggero. Da decenni l’Italia  vive un periodo storico poco esaltante, di emergenza continua. Unico Stato dell’Europa Unita dove in alcune regioni “governano” le mafie. Tra i primi al mondo per evasione fiscale, per corruzione. Tra gli ultimi nella “ricerca”. Con molte infrastrutture da terzo mondo. Con una classe politica che non si rinnova e ha bisogno di un’informazione ubbidente, distratta, meglio se sotto ricatto. Offre in cambio posti di lavoro, calpesta la meritocrazia, è generosa nei bilanci pubblicitari, nella concessione di linee di credito. A patto che si ubbidisca e non si disturbi più di  tanto il manovratore. Nulla di nuovo, del resto, cose risapute. Ora vogliono anche farci morire di “ottimismo” di fronte ad una spaventosa crisi mondiale.

Luciano Corrado